Abstract
Abstract in English, Italian Aim of the study was to evaluate the effect of a 2-year course of subcutaneous specific immunotherapy or continuous oral antihistamine treatment on the eosinophilic inflammation in nasal secretions of patients with severe persistent allergic rhinitis caused by house dust-mites. After informed consent, 31 rhinitis patients, sensitive to dust-mite antigens, were enrolled: 12 were randomly assigned to specific immunotherapy (group A), 11 to continuous oral antihistamine (cetirizine) treatment (group B), and 8 to an oral antihistamine (cetirizine) on demand (group C). Nasal scrapings were performed with a cotton-tipped swab and cells counted before and after 24 months of therapy. Intercellular adhesion molecule-1 and eosinophil cationic protein expression in cytological smears were assessed by immuno-histochemistry. All patients completed the study. The percentage of inflammatory cell types was comparable in the 3 groups at the beginning of the study. Eosinophils, identified as cells expressing eosinophil cationic protein, significantly decreased dropping to zero after 2 years of treatment in groups A and B, while no change was observed in group C. Expression of intercellular adhesion molecule-1 also decreased significantly in groups A and B, but not in group C. This decrease was associated with a significant reduction in epithelial shedding. In the 2-year period studied, specific subcutaneous immunotherapy and continuous oral antihistamine treatment were found to be effective in reducing eosinophilic infiltration and adhesion molecule expression in the nasal mucosa of patients with persistent allergic rhinitis. Furthermore, immunotherapy was more effective in controlling epithelial disruption while antihistamines appeared to be more active in controlling nasal inflammation. Both treatments induced a significant decrease in intercellular adhesion molecule-1 expression in epithelial cells and also a dramatic reduction of eosinophil cationic protein positive staining. These parameters can be considered useful means for controlling the state of persistent inflammation which is typical of persistent respiratory allergy. Nasal scraping was demonstrated to be a simple and safe procedure for monitoring some nasal inflammation parameters. Il presente studio si è prefisso l’obiettivo di valutare l’effetto di due anni di immunoterapia specifica o di un trattamento continuo con antistaminico orale sulla infiammazione eosinofila nella secrezione nasale di pazienti affetti da rinite allergica severa persistente causata da sensibilizzazione all’acaro della polvere. Previo consenso informato sono stati arruolati nello studio 31 pazienti rinitici sensibilizzati all’acaro della polvere: mediante scelta randomizzata 12 sono stati assegnati al gruppo A sottoposto ad immunoterapia specifica, 11 al gruppo B sottoposto a trattamento continuo con antistaminico orale (cetirizina) e infine 8 al gruppo C sottoposto a trattamento al bisogno con antistaminico orale (cetirizina). Lo scraping nasale è stato eseguito con cotone montato e la conta cellulare è stata effettuata al tempo 0 e 24 mesi dopo l’inizio del rispettivo trattamento. L’espressione di ICAM-1 e di ECP nei preparati citologici è stata valutata con metodiche immunoistochimiche. Tutti i pazienti hanno completato lo studio. La percentuale dei diversi tipi di cellule infiammatorie era analoga nei tre gruppi all’inizio dello studio. Gli eosinofili, identificati come cellule esprimenti l’ECP, si sono ridotti significativamente approssimandosi allo zero dopo due anni di terapia nei gruppi A e B, mentre la loro presenza non si è modificata in modo significativo nel gruppo C. Anche l’espressione di ICAM-1 si è ridotta significativamente nei gruppi A e B, ma non nel gruppo C. Tale riduzione è risultata associata ad una significativa diminuzione della desquamazione di cellule epiteliali. L’immunoterapia specifica sottocutanea o il trattamento continuo con antistaminico orale protratti per due anni si sono dimostrati parimenti efficaci nel ridurre l’infiltrazione eosinofila e l’espressione della molecola di adesione ICAM-1 nella mucosa nasale di pazienti affetti da rinite allergica persistente. Inoltre l’immunoterapia si è dimostrata più efficace nel controllare la desquamazione epiteliale, mentre l’antistaminico è risultato più attivo nel controllo dell’infiammazione nasale. Entrambi i trattamenti hanno indotto un significativo decremento dell’espressione di ICAM-1 sulle cellule epiteliali oltre che una drastica riduzione della positività per l’ECP. Questi parametri possono essere considerati validi indici nella valutazione della flogosi, tipica della allergia respiratoria persistente. Lo scraping nasale si è confermata tecnica semplice e sicura per il monitoraggio dei suddetti indicatori locali di flogosi.
